giovedì 29 ottobre 2015

3.5 - UN PERSONAGGIO

TENERO e MICIDIALE ALLO STESSO TEMPO...

IL GATTO CON GLI STIVALI

IL GATTO CON GLI STIVALI
Film: Shrek 2
Data uscita: 2004

Caratteristiche: possiede enormi occhioni in grado di stregare anche il più insensibile degli esseri umani.

3.4 - UN CIBO


LA BISTECCA PIU' TENERA DEL MONDO...

Un'antica leggenda narra che il manzo di Kobe sia alimentato a frumento e birra o sakè. E poi, la leggenda delle leggende dice che esperti maestri Zen si preoccupino di massaggiare a mano i glutei dei manzi di Kobe. Lo scenario è quindi quello di vacche alticce che perdono il loro sguardo bovino verso sconfinate praterie mentre ascoltano musica rilassante e sognano un mondo uguale a loro. Il risultato è una carne estremamente tenera, attraversata da venature di grasso bianco saporitissimo.
Viene preparata su piastre direttamente al tavolo e servita in cubetti molto al sangue. La consistenza è burrosa, il sapore è qualcosa di completamente diverso da qualunque altra carne abbiate mai mangiato.
Forse è veramente la bistecca più TENERA del mondo!



















Tempo di preparazione: 4 anni
Difficoltà: leggendaria
Segreto: massaggio ai glutei



3.3 - UNA FAVOLA

IL GIORNO E LA NOTTE


I due allora si abbracciano e, nei loro corpi, vedono il sole tramontare da una parte e albeggiare dall'altra nello stesso istante. Giorno e Notte si rallegrano nello scoprire di aver invertito i ruoli. Giorno può ora godersi i fuochi d'artificio, i cinema all'aperto e le luci di Las Vegas, mentre Notte può divertirsi con le spiagge popolate, gli arcobaleni e i giochi dei bambini.


Corto Pixar(2010): Qundo il giorno incontra la notte

3.2 - UNA PUBBLICITA'




Sochi 2014











mercoledì 28 ottobre 2015

3.1 - PRESENZA LETTERARIA

Enea fugge da Troia in fiamme
Autore: Federico Barocci
Data: 1598
Il quadro rappresenta uno dei momenti più toccanti del poema contenuti all’interno del II libro dell'Eneide (versi 729-740). Enea porta sulle spalle il padre Anchise, accompagnato dal figlio Ascanio e dalla moglie Creusa.

LA TENEREZZA DI UN FIGLIO...

Egli aveva parlato e già per le mura si sente più chiaro
il fuoco, e più vicino gli incendi lanciano vampe.

"Su via, caro padre, mettiti al nostro collo;

io mi sottoporrò con le spalle nè questa fatica mi peserà;

Comunque accadranno le cose, uno e comune il pericolo,

unica salvezza ci sarà per entrambi.

lunedì 26 ottobre 2015

2.3 - UN LUOGO

 TIPPI OF AFRICA: Mowgly della Savana

Una storia di tenerezza e incomprensibile intesa...

Tippi e Abu





















 E’ qui in Francia che io non ho amici,
 perchè lì in Africa non ho  mai giocato
 con i bambini. 
 Gli animali sono i miei amici.

2.2 - POESIA

SE MAI LA TENEREZZA...

Si quicquam mutis gratum acceptumque
sepulcris accidere a nostro, Calve, dolore potest,
quo desiderio veteres renovamus amores atque 
olim missas flemus amicitias,
certe non tanto mors immatura dolori est
Quintiliae, quantum gaudet amore tuo


Se mai la tenerezza di un conforto può giungere
alle tombe silenziose, Calvo, dal nostro dolore, 

dal rimpianto che rivive l'amore passato

e lamenta l'affetto perdutosi nel tempo, 

certo Quintilia tanto s'incanta al tuo amore, 

che più non si dispera della sua vita breve

Da: Gaio Valerio Catullo



2.1 - Francobollo


  Edera, opera di Tranquillo Cremona
(
Emesso il 12 luglio 1978)
Italia L. 170

domenica 18 ottobre 2015

1.1 - DEFINIZIONE

tenerézza

a) s. f. [der. di tenero]. – Il fatto, la condizione o la caratteristica di essere tenero, in senso proprio;

b) senso di commozione, dolce e profonda, che si prova nei riguardi di altra persona per amore, affetto, compassione;



CORNELIA E FIGLI

Autore: Angelica Kauffman:(Coira 1741-Roma 1807)
Haec Ornamenta Mea





Tènero agg. [lat. tĕner -a -um]. – 



1. Non duro, o meno duro, meno consistente dell’ordinario: 

a. Riferito a materiali e a prodotti che si lasciano tagliare, tritare e lavorare facilmente: legno t., legname d’opera facile a lavorarsi (ma anche legname da ardere che brucia facilmente); pietra t., roccia segabile con sega metallica a denti, adoperata come materiale da costruzione ornamentale; grano t., varietà di frumento le cui cariossidi, che hanno struttura farinosa, si prestano a fornire farina, contrapposto al grano duro, che fornisce elevata quantità di semolino; carne t.insalatina t.un frutto dalla polpa assai t.torrone t., ecc., che si mastica facilmente. 

b. Riferito a materiali e prodotti molli, che cedono alla pressione: plasmare con la t. cretauna pasta per torte molto t. e friabile. 

c. raro. Che non ha molta coesione: Qualor t. neve per li colli Dal sol percossa veggio di lontano (Petrarca), la neve soffice contrapposta al duro ghiaccio; Come si volgon per t. nube Due archi paralelli e concolori (Dante), qui nel sign. di sottile, trasparente. 

2. estens. 

a. Recente, nato da poco (il che nelle piante è causa di tenerezza): i t. virgultierbe ancora t.; quindi, con riferimento all’età dell’uomo: nella t. infanzianegli anni t.fin dalla più t. età. 

b. non com. Di colore, pallido, tenue, delicato: un rosaun celeste t.E il verde t. de la novale Sotto gli sprazzi del sol ridea(Carducci); Si devono aprire le stelle Nel cielo sì t. e vivo (Pascoli). 

c. Vago, delicato: Meraviglia di mie bellezze tenere Non prender già, ch’io nacqui in grembo a Venere (Poliziano). 

d. ant. o raro. Debole: le quali sono di tanta potenza, che i fortissimi uomini non che le t. donne hanno già molte volte vinti(Boccaccio). 

3. fig. 

a. Facile alla commozione, all'abbandono o al trasporto sentimentale e affettivo: avere un cuore t.esseremostrarsi t., buono, indulgente e tollerante: non bisogna essere troppo teneri con i figli; affettuoso, amoroso, premuroso: un t. padreuna t. moglie;come che molto s’ingegnasse di parer santo e t. amatore della cristiana fede (Boccaccio). 

b. Riferito a sentimenti, atti e gesti, parole che esprimono profonda e delicata affettuosità e tenerezza: un t. amore, una t. amicizia;gli dette una t. occhiatagli volgeva t. sguardiparole t.t. carezzeO mio t. verso, Di chi parlando vai, Che studi esser più terso E polito che mai? (Parini). 

4. Come sost., con valore neutro: 

a. La parte tenera di qualche cosa, soprattutto di cose commestibili: il t. del carciofo, dei cardimangia il t. e butta via il resto. 

b. Sentimento di amore: c’è del t. tra quei due. 

c. non com. Punto, lato debole di una persona: se lo prendi nel t., forse lo convinciPunto sul t., risposi (Giusti), ma più com., in questo uso, punto sul vivo. ◆ Dim. tenerino, anche con un’accez. partic. (v. la voce); tenerèllo, usato di solito con tono vezzeggiativo e con sentimento commosso: bambini tenerelli, in tenerella età; e sostantivato: Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,Da chiuso morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella (Leopardi); ant. o raro, teneréttoho un uomo ... che insin da teneretta età è riposato nel mio grembo (Giamboni); accr., scherz., teneróne (anche come sost., f. -a), di persona facile a commuoversi. ◆ Avv.teneraménte, sempre nel sign. fig. di affettuosamentelo amava teneramente. È anche didascalia musicale usata per prescrivere l’esecuzione dolce e affettuosa di un brano musicale: con uguale sign. si usa a volte la didascalia con tenerezza.